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RMR-182 / 2017  •  MI LINDA DAMA  "MATESHA"

Un viaggio musicale lungo il Mediterraneo, attraverso gli antichi canti della diaspora sefardita, con arrangiamenti originali volti ad enfatizzare le molte culture in essa confluite e ad evidenziare quanto questi antichi canti portino significati attualissimi.

Andalusia, Grecia, Turchia, Balcani, Marocco... un ponte sul Mediterraneo e allo stesso tempo tra passato e presente, grazie all'utilizzo di strumenti di aree ed epoche diverse.

Durante il medioevo nella penisola iberica gli ebrei sefarditi convissero con cristiani e arabi musulmani. Nei loro canti, tramandati oralmente di generazione in generazione, confluirono così culture diverse, in cui le storie ebraiche si fusero con le melodie ispaniche e con i ritmi arabi/andalusi, creando così un tessuto musicale ricchissimo.

La ricchezza musicale del repertorio è valorizzata dalla ecletticità dei musicisti che alternano strumenti antichi e moderni: chitarra, sax soprano, saz turco, oud arabo, darbpuka, cajon, tamburi a cornice, wave drum.

Namritha Nori canta nella lingua tradizionale sefardita, chiamata Judezmo, e introduce l'ascoltatore ai profondi significati delle canzoni, in cui sono temi ricorrenti l'amore, nei suoi culmini di passionalità e dolore, il viaggio e la storia.

A journey on Mediterranean sea, through ancient sephardic songs, re-arranged with fresh and modern sounds in order to put emphasis to all mediterranean cultures involved in this tradition and to how these ancient songs carry actual and important meanings.

Andalusia, Greece, Turkey, Balkans, Marocco ... a bridge on Mediterranean sea and also between past and present times, thanks to the use of instruments belongings to different areas and ages.

During Middle Ages Sephardits lived in liberian Pensinsula together with Christians and Arab Muslims; their stories, handed down orally, mixed so with andalusian melodies and arabic rhytms, creating a very rich musical mixture.

The many inflences are expressed thanks to two multi-instrumentalists, dealing with modern and ancient instruments, like flamcenco-guitar, turkish saz, arabic oud, soprano sax, darbouka, cajon and frame drums.

Namritha Nori sings in traditional sephardic language, called Judezmo, and introduces listeners to deep meanings

of songs, dealing expecially with love, in its depths of passion and pain


Matesha (l’altalena intorno alla quale i giovani sefarditi si riunivano per raccontarsi storie e cantare canzoni) è il bel disco d’esordio di questo trio padovano formato da Namritha Dama alla voce, Giulio Gavardi ai plettri e Niccolò Giuliani alle percussioni che ha scelto di lavorare sul repertorio degli antichi canti delle popolazioni di religione ebraica nella Spagna mediovale. Il repertorio è quello conosciuto e contiene melodie piuttosto conosciute dagli appassionati del genere come La Rosa En Florese (La Rosa Enflorece), la delusione amorosa di Adio Querida (Addio / Addio cara / non voglio la vita / me l’hai rattristata tu), la storia di Abramo in Kuando el re Nimrod, ma la chiave di lettura che Mi Linda Dama offrono all’ascoltatore è molto diversa da quella colta proposta dall’Hesperion XX di Jordi Savall o dai Cantilena Antiqua di Stefano Albarello; il suono di Matesha è più popolare e si avvicina probabilmente a come queste canzoni – delle vere e proprie poesie musicate –  venivano suonate e ascoltate appunto attorno ai luoghi d’incontro come le altalene, lontane dalla sontuosità e ricercatezza proposte dai gruppi che prima ho citato.

Anche la scelta della strumentazione è davvero convincente e accurata, andando a coprire una territorio culturale che va dal medio oriente turco alle terre bagnate dall’Atlantico, che al tempo dei sefarditi si chiamava Al-Andalus (del resto ancora oggi, in Marocco, vivono comunità ebraiche) e gli arrangiamenti riescono a fondere questi diversi suoni: visti dal vivo mi sento di dire che Mi LInda Dama riescono ancor meglio che su disco ad affascinare il pubblico con il loro repertorio grazie anche alla presenza vocale e fisica della cantante Namritha.

                                                                                                                                                                                                                            di Alessandro Nobis / Folkbullettin

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DISPONIBILE IN CD E DIGITALE

sito sviluppato da RadiciMusic Records


CARATTERISTICHE


. 18 brani

. volantino 24x36 con foto e crediti

. la confezione è un digipack a 3 ante in carta pregiata

QUALITA' MADE IN ITALY

PIEGHEVOLE 24X36

1. La Galana y la Mar 3:52

2. Morena Me Llaman 4:57

3. Adio Querida 4:20

4. Kuando el Rey Nimrod 5:10

5. En el Café del Amanecer 2:53

6. La Rosa Enflorece 4:47

7. Bailaba en Tetuan 3:09

8. Hija Mia 4:05

9. Duerme Duerme 4:58