Ritengo che sia più che naturale per un artista adottare una maschera per interfacciarsi col mondo che lo circonda, maschera che faccia da ponte tra il reale e l'irreale, in tal senso essa rappresenta a pieno l'essenza dell'arte.
Durante le mie esperienze lavorative nel campo della musica e del teatro ho maturato una vera e propria venerazione per le maschere che ho avuto la fortuna di indossare; esse mi hanno protetto per lungo tempo dalle insidie della vita reale.
In quest'ultimo lavoro discografico dal titolo “Siriana, PeZzi FaTti in CaSa”, purtroppo, non ho avuto scampo. La realtà mi è piombata letteralmente addosso, nessun filtro o maschera per aiutarmi a stemperare i temi che avrei toccato facendo questa scelta; solo una piccola macchina da presa per filmare il cuore dell'intera operazione: una casa. La mia casa!
Intere giornate per cercare di fotografare, filmare ed infine musicare le mie piccole azioni quotidiane.
Dopo circa tre anni di lavoro, durante i quali sono uscito quasi esclusivamente per procurarmi l' attrezzatura necessaria per mettere su una home studio, ho capito che musicare dei pezzi di vita vera può essere davvero alienante.
Il primo intento di questo disco “FaTto in CaSa” è stato quello di parlare di cose reali: mettersi in gioco e cantare la vita usando il punto di vista di un uomo che cerca disperatamente di teatralizzare il suo sacrificio, per restare vivo.
Usare il “problema” come una risorsa è stata la mia chiave.
La disabilità può invalidare anche colui che assiste il disabile in famiglia poichè suscita spesso un sentimento di vergogna che fa apparire i familiari schivi e nevrotici agli occhi della società ben pensante che vorrebbe tenere i diversamente abili lontano dai propri occhi; occhi già troppo stanchi per il troppo cercare un nuovo prodotto da consumare. Parlare anche di mia madre, della sua grave schizofrenia, delle ripercussioni che questa malattia ha sull'ammalato e su chi gli sta intorno è stato per me pesante ma allo stesso tempo liberatorio.
CASA MAROTTA…tra musica e terapia
Antonio Marotta: voce, chitarra classica, chitarra elettrica, chitarra battente
Mario Vorraro: mandolino
Salvatore Rainone: batteria
Valerio Mola: contrabbasso
Alessandra Ruggiero: violino
Marco Smorra: basso elettrico
Elisa Vito: fagotto
Cosimo Stramaglia: chitarra
Con la partecipazione di Shaone nel brano Borbonica o Giacobina
Testi e musiche di Antonio Marotta
1. Siriana
2. ’ Nu furastièro
3. Siénteme a mé
4. O Ré Rré
5. Fàtte ca se pèrdene na sera 6. Clisché
7. ‘Na storia palmese
8. Borbonica o Giacobina
9. Aué!
10. Luci blu
11. Volti diVersi
12. Napule nera
CARATTERISTICHE
. 12 brani
. testi e musiche di Antonio Marotta
. libretto 16 pagine a colori con foto e testi
. testi in dialetto napoletano
. traduzione dei testi in italiano
. Digipack 3 ante in carta pregiata
LISTEN / DOWNLOAD DIGITAL VERSION
DISPONIBILE IN CD E DIGITALE
QUALITA' MADE IN ITALY