CARATTERISTICHE
.CD audio 10 brani
.Durata. 44:44
.Digibook 48 pagine a colori con testi, foto e traduzioni
in inglese
.Testi in italiano e in inglese
.Progetto grafico Raffaele Villanova
.Testi e musiche Lucio Lazzaruolo, Raffaele Villanova
.Testo di Ahmed l'ambulante di Stefano Benni
TRACKLIST:
1. Ahmed l'ambulante
2. Young men gone west
3. Come il vento
4.. Le anime belle
5. On growing older
6. The price of experience
7. Lei vede rosso
8. La milonga di Milingo
9.Canzone allo specchio
10. Ark en ciel
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DISPONIBILE IN CD E DIGITALE
QUALITA' MADE IN ITALY
ETHNO ROCK PROGRESSIVE.
Dieci anni esatti. È il tempo trascorso tra “Riscrivere il
passato” e “Canzoni allo specchio”. I tempi lunghi sono
una costante del Notturno Concertante, abituato al lavoro
di cesello, alla corretta collocazione di immagini,
sfumature e accenti....
Dieci anni esatti. È il tempo trascorso tra Riscrivere il passato e Canzoni allo specchio. I
tempi lunghi sono una costante del Notturno Concertante, abituato al lavoro di cesello, alla
corretta collocazione di immagini, sfumature e accenti. Nulla è mutato nei suoni, nell’arrangiamento,
nelle fonti (anche extramusicali) alle quali attinge. Il Notturno ha attraversato
l’ultima decade tra concerti, partecipazioni a dischi collettivi e un paio di album solisti di
Lucio Lazzaruolo (My favourite e Amelia and other favourites), fondatore della band con
Raffaele Villanova nel 1984. Come nel momento di fondazione, Lucio e Raffaele sono ancora
insieme: questa coppia chitarristica è il fil rouge dell’intera discografia del Notturno.
Dopo il debutto The Hiding Place ancora intriso di new progressive, il Notturno ha proseguito
da autentico “irregolare”: Lazzaruolo e Villanova hanno preservato l’originaria matrice acustica
aggiornando il sound a fronte delle possibilità offerte dalla tecnologia. Quando uscì il
sesto album Riscrivere il passato Lucio lo descrisse come “una tela di Penelope”, tanti erano
stati i ritorni e gli sguardi volti all’indietro per confezionare un prodotto al meglio delle loro
possibilità. Per Canzoni allo specchio si potrebbe dire lo stesso se non fossero cambiate
molte cose all’interno del Notturno: eppure quella cifra peculiare e riconoscibile c’è ancora,
rafforzata da un fare volitivo che non altera la centralità melodica, la filigrana acustica, il
temperamento rock, influenzato dalle modalità jazz.
Canzoni allo specchio non è un concept album ma il tema che lo sorregge è forte: l’arte
della canzone dinanzi a se stessa, i brani del Notturno di fronte a uno specchio, a una riflessione
sul tempo e sulla possibilità di cambiamento. Nel gioco di specchi si snodano pezzi
abbozzati anni fa, nel cassetto da tempo, in attesa di essere ripresi, forti
del responso del pubblico durante i concerti. È il caso di Ahmed l’ambulante,
un brano dall’ambientazione “etnica” giunto all’ultima versione
dopo un passaggio di consegne tra le diverse formazioni. Il
testo è opera dello scrittore Stefano Benni, non nuovo a collaborazioni
con il Notturno. Una novità importante è la voce: per la
prima volta il Notturno ha un cantante di ruolo, Giuseppe Relmi,
che regala un’intensità speciale a brani come Lei vede rosso, con
la lunga coda finale che mette in evidenza i solisti. “Il mondo della
“sana” provincia – dichiara Lazzaruolo – è spesso abitato da personaggi
oscuri che si considerano persone normali. Ad esempio per
tali persone è normale deridere un anziano con problemi di deambulazione
che sale le scale e poi andare in chiesa a mettere in mostra la propria
religiosità. Normale è spargere pettegolezzi sugli altri e non accorgersi della propria scandalosa
condotta morale. Il testo di Lei vede rosso è ispirato a questo tipo di persona e in
particolare a una donna (conosciuta come “la bionda pantegana”) che fissa per ore una lavatrice
mentre centrifuga. Le sembra di vedere il sangue versato nell’incidente stradale che
è costato la vita ad un uomo”.
Le anime belle ribadisce la posizione del j’accuse di Erewhon. <<Secondo la vulgata politica
le anime belle sono considerate illusi, persone fuori dal mondo che perdono il loro tempo
perché non riescono a ragionare con pragmatico realismo. Questa canzone vuole essere
un piccolo contributo contro la montante marea di cinismo e grettezza che travolge l’Italia>>.
Le anime belle è anche un tributo alla memoria di Antonio D’Alessio, eccellente bassista
del Notturno, prematuramente scomparso nel 2008. La title-track è un altro esempio
di rielaborazione di “vecchie” idee: “Il brano è nato con un testo scritto sull’onda di forti
emozioni personali”.
MUSICISTI E STRUMENTI:
Lucio Lazzaruolo: pianoforte, synths e chitarra classica
Raffaele Villanova: chitarre, voce
Antonio D’Alessio: basso
Carmine Marra: sax contralto e soprano, clarinetto
Carmine Meluccio: violino
Gabriele Moscaritolo: fisarmonica
Simone Pizza: batteria
Giuseppe D’Alessio: basso
Giuseppe Relmi: voce