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MUSICA D'AUTORE  RMR-402 / 2012  

NOTTURNO CONCERTANTE  "CANZONI ALLO SPECCHIO"










CARATTERISTICHE

.CD audio 10 brani

.Durata. 44:44

.Digibook 48 pagine a colori con testi, foto e traduzioni

in inglese

.Testi in italiano e in inglese

.Progetto grafico Raffaele Villanova

.Testi e musiche Lucio Lazzaruolo, Raffaele Villanova

.Testo di Ahmed l'ambulante di Stefano Benni



TRACKLIST:

1. Ahmed l'ambulante

2. Young men gone west

3. Come il vento

4.. Le anime belle

5. On growing older

6. The price of experience

7. Lei vede rosso

8. La milonga di Milingo

9.Canzone allo specchio

10. Ark en ciel

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QUALITA' MADE IN ITALY

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TESTI DEI BRANI

ETHNO ROCK PROGRESSIVE.

Dieci anni esatti. È il tempo trascorso tra “Riscrivere il

passato” e “Canzoni allo specchio”. I tempi lunghi sono

una costante del Notturno Concertante, abituato al lavoro

di cesello, alla corretta collocazione di immagini,

sfumature e accenti....



Dieci anni esatti. È il tempo trascorso tra Riscrivere il passato e Canzoni allo specchio. I

tempi lunghi sono una costante del Notturno Concertante, abituato al lavoro di cesello, alla

corretta collocazione di immagini, sfumature e accenti. Nulla è mutato nei suoni, nell’arrangiamento,

nelle fonti (anche extramusicali) alle quali attinge. Il Notturno ha attraversato

l’ultima decade tra concerti, partecipazioni a dischi collettivi e un paio di album solisti di

Lucio Lazzaruolo (My favourite e Amelia and other favourites), fondatore della band con

Raffaele Villanova nel 1984. Come nel momento di fondazione, Lucio e Raffaele sono ancora

insieme: questa coppia chitarristica è il fil rouge dell’intera discografia del Notturno.

Dopo il debutto The Hiding Place ancora intriso di new progressive, il Notturno ha proseguito

da autentico “irregolare”: Lazzaruolo e Villanova hanno preservato l’originaria matrice acustica

aggiornando il sound a fronte delle possibilità offerte dalla tecnologia. Quando uscì il

sesto album Riscrivere il passato Lucio lo descrisse come “una tela di Penelope”, tanti erano

stati i ritorni e gli sguardi volti all’indietro per confezionare un prodotto al meglio delle loro

possibilità. Per Canzoni allo specchio si potrebbe dire lo stesso se non fossero cambiate

molte cose all’interno del Notturno: eppure quella cifra peculiare e riconoscibile c’è ancora,

rafforzata da un fare volitivo che non altera la centralità melodica, la filigrana acustica, il

temperamento rock, influenzato dalle modalità jazz.



Canzoni allo specchio non è un concept album ma il tema che lo sorregge è forte: l’arte

della canzone dinanzi a se stessa, i brani del Notturno di fronte a uno specchio, a una riflessione

sul tempo e sulla possibilità di cambiamento. Nel gioco di specchi si snodano pezzi

abbozzati anni fa, nel cassetto da tempo, in attesa di essere ripresi, forti

del responso del pubblico durante i concerti. È il caso di Ahmed l’ambulante,

un brano dall’ambientazione “etnica” giunto all’ultima versione

dopo un passaggio di consegne tra le diverse formazioni. Il

testo è opera dello scrittore Stefano Benni, non nuovo a collaborazioni

con il Notturno. Una novità importante è la voce: per la

prima volta il Notturno ha un cantante di ruolo, Giuseppe Relmi,

che regala un’intensità speciale a brani come Lei vede rosso, con

la lunga coda finale che mette in evidenza i solisti. “Il mondo della

“sana” provincia – dichiara Lazzaruolo – è spesso abitato da personaggi

oscuri che si considerano persone normali. Ad esempio per

tali persone è normale deridere un anziano con problemi di deambulazione

che sale le scale e poi andare in chiesa a mettere in mostra la propria

religiosità. Normale è spargere pettegolezzi sugli altri e non accorgersi della propria scandalosa

condotta morale. Il testo di Lei vede rosso è ispirato a questo tipo di persona e in

particolare a una donna (conosciuta come “la bionda pantegana”) che fissa per ore una lavatrice

mentre centrifuga. Le sembra di vedere il sangue versato nell’incidente stradale che

è costato la vita ad un uomo”.



Le anime belle ribadisce la posizione del j’accuse di Erewhon. <<Secondo la vulgata politica

le anime belle sono considerate illusi, persone fuori dal mondo che perdono il loro tempo

perché non riescono a ragionare con pragmatico realismo. Questa canzone vuole essere

un piccolo contributo contro la montante marea di cinismo e grettezza che travolge l’Italia>>.

Le anime belle è anche un tributo alla memoria di Antonio D’Alessio, eccellente bassista

del Notturno, prematuramente scomparso nel 2008. La title-track è un altro esempio

di rielaborazione di “vecchie” idee: “Il brano è nato con un testo scritto sull’onda di forti

emozioni personali”.



MUSICISTI E STRUMENTI:

Lucio Lazzaruolo: pianoforte, synths e chitarra classica

Raffaele Villanova: chitarre, voce

Antonio D’Alessio: basso

Carmine Marra: sax contralto e soprano, clarinetto

Carmine Meluccio: violino

Gabriele Moscaritolo: fisarmonica

Simone Pizza: batteria

Giuseppe D’Alessio: basso

Giuseppe Relmi: voce