MUSICA D'AUTORE  RMR-481 CD+LP / 2021  

IVAN FRANCESCO BALLERINI • ANCORA LIBERO







CARATTERISTICHE CD

. 12 brani

. libretto con testi e crediti

. la confezione è un digipack a 3 ante in carta pregiata


TRACKLIST CD


     1     Volare libero          

     2     Ho imparato          

     3     Da mondi lontani     

     4     Guardo dalla finestra     

     5     Per me sempre sarai     

     6     Se sei triste          

     7     Dio c'è          

     8     Io non ti vizio     

     9     Cuore di metallo     

     10     Ancora libero          

     11     Cambiare Vita          

     12     Non sono una stella


CARATTERISTICHE LP

. 11 brani

. busta interna con testi in italiano e inglese

. la confezione è una busta in carta pregiata


TRACKLIST LP     


     SIDE A


     1. Volare Libero 4:45

     2. Da Mondi Lontani 4:30

     3. Guardo Dalla Finestra 4:18

     4. Ho Imparato 4:00

     5. Ancora Libero 3:38


     SIDE B


     1. Per Me Sempre Sarai 2:57

     2. Dio c’è 3:47

     3. Se Sei Triste 2:58

     4. Io Non Ti Vizio 3:00

     5. Cambiare Vita 3:30

     6. Cuore Di Metallo 4:27




   LISTEN  /  DOWNLOAD DIGITAL VERSION

ACQUISTA IL CD • 15,00 euro

ACQUISTA LP • 20,00 euro


DISPONIBILE IN CD - LP - DIGITALE

QUALITA' MADE IN ITALY

BUY CD • 15,00 EURO

BACK TO THE CATALOGUE

• CD AND DIGITAL ALBUM AVAILABLE


• THE PACKAGING OF THIS CD IS MADE WITH THE ARTISTIC PAPER OF

  AN ITALIAN PAPER MILL AND HAND ASSEMBLED BY ITALIAN ARTISANS





• MAIN FEATURES

. 10 tracks

. the package features a triple opening digipack

. folded flyer 24x36 cm with texts and photo

. songs lyrics in italian

. the album is kept inside a transparent resealable collector's envelope

  which guarantees a long conservation of the print.




• MUSICIANS AND INSTRUMENTS


Ultimarata: vocals, choirs and acoustic guitars Fontana: piano, keyboards & programming, acoustic and electric guitars and choirs Lorenzo Piscopo: electric and acoustic guitars Francesco Cherubini: drums Matteo Giannetti: bass and double bass Claudio Giannotti: sax Marilena Catapano: backing vocals Barbara Morozzi: choirs Texts: Ultimarata - Music: Ultimarata & Fontana Arrangements, production and mixes by Lele Fontana .


RadiciMusic Records is an independent Italian record label born in 2000 in Tuscany that promotes mainly Italian music: folk, world, contemporary, author, jazz / world, a mix of the encounter between the sounds of our roots and the most diverse musical styles. Born from an idea of ​​Aldo Coppola Neri and Stefania Cocozza who still carry on together with passion and dedication the same original project based on an empathic relationship with the artists.


RadiciMusic has as its philosophy the search for quality at any cost: particular, refined, unconventional projects that leave freedom of expression to the artists so as not to alter their originality; refined cardboard packaging made with special artistic papers, assembled by hand by Italian artisans, with accurate graphics and the characteristic of collectibles.


Many, in these 20 years, the awards obtained by Italian and international magazines and radios: excellent reviews, quality labels, positioning in the European charts and programming on the radio. The current catalog includes about 200 titles between physical and digital albums.

     • TRACKLIST OF THE ALBUM


     1     Spezza la chiave     

     2     Scusami luna     

     3     Il fabbro          

     5     L'acqua delle terme     

     6     Il tappo          

     7     Il ponte          

     8     La vera galera          

     9     Bambina          

     10     Carlotta          

     11     La rinuncia          

     12     Risplendi chet          

     13     Inferno          

     14     Ora- Acoustic version     

     15     Luce     Che prima non c'era     

     16     Baci strappati ai passanti     

     17     Adulta lolita          

     18     Ora - Reggae version     

     19     Scusami luna

SINGER/SONGWRITERS  RMR-479 / 2021    ULTIMARATA & FONTANA • STUDIO NATURA

UP

"Still free" encourages you to stay more on the street, to experience things in person, to evaluate situations with your own eyes and not with the eyes of others, to think for yourself and to detach yourself from this powerful drug, the mass and social media , to regain possession of the public good, leaving the house to be together, also to remember the past together, so as not to fall back into the same mistakes. Who is it that said that the future has an ancient heart.

When I started writing "still free" I never, ever could have imagined that a little later we would find ourselves facing an unknown enemy, an "invisible" enemy who comes from a world far from ours and who forced us to live for a few months locked up in our homes, even more divided and frightened than ever. Were we not sure that it was a virus, it would have seemed general evidence of something much more serious and that scares me even to imagine.

The album is colored by various stories. Twelve songs, which saw me engaged for more than a year in the writing and drafting of the lyrics, in which I touched sensitive and profound points of my soul and my history as a man.


“Ancora libero” incita a stare più per strada, a vivere le cose di persona, a valutare le situazioni coi propri occhi e non con occhi di altri, a ragionare con la propria testa e  a distaccarsi da questa potentissima droga, i mass e social media,  per  riappropriarsi del bene pubblico, uscendo di casa per stare insieme, anche a ricordare insieme il passato, per non ricadere negli stessi errori. Chi è che ha detto che il futuro ha un cuore antico.

Quando ho iniziato a scrivere “ancora libero” mai e poi mai avrei potuto immaginare che di li a poco ci saremmo trovati ad affrontare un nemico sconosciuto, un nemico  “invisibile” che viene da un mondo lontano dal nostro e che ci ha costretti a vivere per alcuni mesi  rinchiusi nelle nostre abitazioni, ancora più divisi ed impauriti che mai. Non si fosse certi che si è trattato di un virus, sarebbero sembrate prove generali  di qualcosa di ben più grave e che mi spaventa persino  solo immaginare.

L'album è colorato da varie storie.

Dodici  brani, che mi ha visto impegnato per  più di un  anno nella scrittura e stesura dei testi, in cui ho toccato punti sensibili e profondi della mia anima e della mia  storia di uomo.



Si rinnova la squadra che lo ha affiancato al suo esordio nel 2019 con “Cavallo Pazzo”, lavoro interamente dedicato ai Nativi Americani e alle loro gesta. Questa volta la narrazione si sposta nel quotidiano, disamina personale e sociale, tra quel che è il mondo che ci vive attorno, ci misura, ci condiziona e quelle che sono ancora le nostre libertà. L'amore diviene cardine e punto di riferimento per tanta parte dell'ispirazione lirica del disco.

Numerose le mani e le voci narranti di questo suono pulito e di semplice umiltà, dagli arrangiamenti guidati da Alberto Checcacci alle visioni di Nedo Baglioni che torna anche a firmare la produzione video di questo disco.Si riconferma anche la squadra della RadiciMusic Records di Firenze che darà vita anche a diverse preziose release in vinile, edizioni limitate e arricchite anche da inserti a sorpresa che l'artista e la produzione sveleranno strada facendo.La canzone d'autore leggera, impegnata di parole quotidiane e al tempo stesso scanzonata di un romantico appeal con cui affrontare la vita quotidiana. Questo suono di grande pop è inevitabilmente figlio di ascolti classici, decisamente in contro tendenza rispetto alle trasgressioni digitali dei tanti scenari indie di oggi.



TRACK BY TRACK

1. “Volare libero”

Si tratta di un brano in cui ho espresso un desiderio che porto nel cuore da sempre: quello di volare. Volare alto nel cielo, “come un falco, un aquilone”, volare per staccarsi dal vivere quotidiano, fattospesso di compromessi e di meschine falsità. Volare per scoprire veramente se stessi, i nostri intimi bisogni, e da lontano poter osservare col giusto distacco l’umana fragilità. Alla fine dei conti, per capire le cose, ci vuole la giusta distanza, spaziale o temporale, una sorta di allontanamento, che ci consenta di vedere le cose nella giusta prospettiva. Un brano di apertura, in cui sogno di volare, di volare libero… con una voce guida… quella di mia madre, nelle orecchie.


2. “Ho imparato”

Un brano in cui riassumo quelle che sono le mie esperienze maturate in 54 anni di vita, nei numerosi viaggi in giro per il mondo, negli incontri con le persone, belle e brutte che siano. A volte bisogna indossare una sorta maschera per vivere, “adesso giro il mondo vestito da pagliaccio”, per non mettere a nudo la nostra vera essenza, una maschera che serva a proteggere la nostra anima, dalle avversità della vita. Una vita comunque vissuta all’attacco, cercando sempre di avere un occhio di riguardo verso chi è stato meno fortunato di noi.


3. “Da mondi lontani”

Adoro questo brano… perché è una canzone d’amore, d’amore verso la donna che si ama, bella come una stella, e proprio da una stella lei viene, questa polvere cosmica che si è unita sotto forma

di materia, e che adesso ha assunto le sembianze, appunto, di una donna. Una canzone che parla di amore, di amore cosmico, di un amore senza fine, che dalle stelle viene e sulle stelle tornerà.Questa materia che cambia continuamente forma, assumendo aspetti diversi, ma è sempre la stessa materia… “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”. Ho voluto con questo brano parlare d’amore, ma anche dire che la morte, la morte come la intendiamo noi, non esiste.


4. “Guardo dalla finestra”

Questa volta l’amore si fa dolcissimo e delicato, come un fiore... “raccogli le tue rose, sfiorandole con le dita” anche nella musica e nella trama espressiva del testo. Lo sguardo è quello di un uomo

che dalla finestra di casa, osserva la sua donna, come Leopardi guardava Silvia, dai veroni del paterno ostello. È un amore ancora non dichiarato, per paura che non sia corrisposto. Lei è un’insegnante, delicata coi suoi fiori come con i suoi allievi, che vede sbocciare tra le sue dita “ami vederli crescere e sbocciare tra le tue dita”. C’è un forte riferimento a mia mamma,insegnante per tutta la vita, morta prematuramente.


5. “Per me sempre sarai”

Un brano che nasce da una poesia di mio babbo, e da una promessa, che se ne fossi stato capace, ci avrei scritto una canzone. Una poesia che lui scrisse nell’occasione della nascita della nipote della sua attuale compagna. Una canzone che parla d’amore, un amore tra un nonno morto troppo giovane, ed una nipote che non avrà mai modo di poterlo conoscere. Brano di struggente malinconia.


6. “Se sei triste”

Canzone che ho estrapolato da una filastrocca, a mio avviso decisamente toccante. Narra di una nonna che raccomanda alla sua giovane nipote, di legare i suoi lunghi capelli. Così facendo la tristezza resterà intrappolata tra le lunghe trecce. Potrà scogliere i capelli soltanto quando “il vento del Nord soffia con forza”, in modo che sciogliendoli, la tristezza possa essere spazzata via dal vento… lontana.


7. “Dio c'è”

Brano in cui ho espresso, come in una preghiera, tutte quelle azioni quotidiane che ci debbono far capire l’importanza di essere vivi. Non dare mai nulla per scontato, perché tutto ciò che ci accade è

un miracolo “se la voce di tua madre, ti sveglia ancora la mattina, mentre parla piano in sottovoce con una vicina”. Brano in cui ho espresso l’importanza di mettere nero su bianco le mie intime emozioni, in quel miracolo che avviene ogni volta che nasce una canzone… “aspetta che le tue dita scrivano una nuova canzone, che faccia lacrimare gli occhi emozionare il cuore”


8. “Io non ti vizio”

Brano dedicato a mia figlia. Ho voluto esprimere quello che sente un padre al momento del distacco, un momento doloroso ma inevitabile nella vita di un individuo. “Un giorno ci sveglieremo e tu per le strade del mondo sarai, avrò i capelli bianchi e tu da lontano mi saluterai”. La figlia ha ormai preso il volo, non è più tua, ma è del mondo. Importante è poter essere fieri di ciò che abbiamo seminato, col nostro esempio, con le nostre parole, coi nostri insegnamenti… scrivo e piango.


9. “Cuore di metallo”

Inizialmente volevo fare un disco che parlasse delle nuove frontiere tecnologiche, con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso. Poi, come spesso accade, il disco ha preso una piega diversa, con racconti e storie varie, non legate ad un argomento preciso. Tuttavia, “Cuore di metallo”, parla di un ingegnere che sin da bambino desiderava costruire un robot che gli facesse compagnia durante le

lunghe ore di solitudine. Un robot che in tutto e per tutto si sostituisce agli uomini, migliorando ed imparando dai propri errori. Un messaggio per nulla scontato direi, quello del nostro rapporto con

oggetti, che sempre più stanno acquistando sembianze umane, e sempre più si sostituiscono a noi in mille mansioni quotidiane. Un problema a cui prima o poi dovremo dare risposta.


10. “Ancora libero”

È un grido, un ammonimento, lanciato soprattutto verso i più giovani, un grido che li esorta a vivere più per strada, a fare esperienze sul campo, staccandosi da questa potentissima droga che sono i mass e social network. Riappropriarsi dei luoghi comuni, vivere insieme, vedere e toccare le cose con mano. Pensare che ho scritto questo brano pochi mesi prima dell’arrivo di una pandemia globale che ha stravolto le nostre vite.


11. “Cambiare vita”

Sotto certi aspetti una delle canzoni che preferisco, per come è scritta, per come è musicata. Una canzone inquieta, che parla di tutti coloro, che almeno una volta nella vita, hanno desiderato cambiare vita. In questo caso, un professore, un professore universitario, stanco di tutto, che ha trovato una via d’uscita nell’alcool. Alla fine tuttavia il brano ha una sorta di apertura, un alito di speranza.


12. “Non sono una stella”

Parla di una donna, che è giunta nel mezzo del cammino della sua vita. Non è più così bella come un tempo, ed implora il suo uomo a non lasciarla a tenerla sempre stretta. Il brano l’ho affidato allabravissima cantante Monica Barghini, che a mio avviso ha saputo dare la giusta interpretazione